Il maestro Ennio Morricone è deceduto nella notte, senza far rumore, in silenzio, circondato dall’affetto dei suoi cari. Se ne va una delle figure più importanti della cultura italiana lasciando un grande vuoto difficilmente colmabile, ci lascia un artista geniale, musicista raffinato e popolare, che ha lasciato una impronta indelebile nella storia musicale del secondo novecento. Le sue composizioni hanno accompagnato alcuni dei più importanti film italiani ed internazionali, hanno emozionato milioni di persone in ogni angolo del pianeta e rimarranno per sempre nella storia della musica e del cinema. Impossibile racchiudere in poche parole una tanto brillante carriera come quella del maestro Morricone, cominciata da giovanissimo e terminata solo pochi anni fa, ma vale la pena scorrere i suoi momenti salienti. Diplomatosi in tromba presso il conservatorio Santa Cecilia in Roma comincia a collaborare con il maestro Sergio Leone nel 1964 e scriverà la sua prima colonna sonora per il film “Per un pugno di dollari” (per la quale vinse il nastro d’argento) proseguendo con una serie di western a fianco del regista romano. Per quanto le colonne sonore dei western di Leone siano le più note e amate del maestro Morricone, la sua produzione si allarga a tutti i generi cinematografici ed avvierà collaborazioni particolari con Bernardo Bertolucci e John Carpenter. Seguirono cinque nomination agli Oscar, vale la pena ricordare quella del 1986 per Gabriel’s Oboe nel film Mission che vinse comunque il BAFTA e il Golden Globe, che arrivò nel 2007 come Oscar alla carriera, consegnatogli dalle mani di Clint Eastwood, e nel 2016 come miglior colonna sonora per “The Hateful eight” di Quentin Tarantino. Innumerevoli sono gli altri premi e riconoscimenti ricevuti tra i quali una stella nella Holliwood walk of fame ed il premio “Per artem ad Deum” della curia pontificia. E’ stato insignito di diverse onorificenze della repubblica Italiana e non solo (Legion d’onore in Francia, Cavaliere del sol levante in Giappone, premio principesse delle Asturie per l’arte in Spagna. La sua ultima attività fu quella di direttore d’orchestra con un tour internazionale che riproponeva i suoi più celebri capolavori e che fece tappa nel 2018 nella nostra Parma. Salutiamo quindi un gigante che ha reinventato la musica con le sue colonne sonore, lo ricordiamo con immensa gratitudine e ammirazione per le emozioni che ci ha donato, per averci ricordato che siamo un grande paese e per averci dimostrato che attraverso la cultura l’Italia può essere veramente grande, tornare a crescere e ritornare quello che è stato per secoli: il fulcro della cultura del bello.
Grazie Maestro